Perfeziono lo yoga con il respiro. Prāṇāyāma

Una pratica di reintegrazione per favorire il processo del cambiamento: mente centrata, tranquilla, lucida. Quando si è in tale stato si è liberi dalle proiezioni della mente che deformano e agitano la realtà e le cose sono percepite allora con maggior chiarezza, per quello che realmente sono, in una sorta di “ordine” implicito.In questo incontro si sperimenterà il prāṇāyāma ovvero il confino del respiro: un respiro sorvegliato, analizzato nel suo andamento espiratorio e inspiratorio affinché, praticando la disciplina, diventi disteso e sottile.

2.49 […] si proceda col confino del respiro (prāṇāyāma), che consiste in un atto di recisione [rivolto al ‘naturale’ distinguo] fra moto inspiratorio ed espiratorio.

50. [Questo peculiare atto di confino (prāṇāyāma)] opera ripartendo le modalità [del respiro] in esterna, interna e sospesa, sorvegliandone l’esercizio, in termini di sedi [del corpo], durata e numero, fino a che [anche tale atto di confino] diviene sia disteso (dīrgha), sia sottile (sūkṣma).

51. Ed ecco [che si spalanca] il quarto [tipo di confino], che travalica anche l’ambito d’esercizio [delle modalità] esterna e interna.

52. Da ciò si assottiglia la coltre che riveste l’evidenza [delle cose come stanno],

53. e si ha l’idoneità delle sede della cognizione ai [successivi gradi] di perseveranza nel trattenimento (dhāraṇā).
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☞ Patañjali, Yogasūtra, Einaudi, 2015. A cura di Federico Squarcini.
  • Data: SABATO 25 MARZO 2017
  • Ora:
  • Con: Con Mariangela Guatteri
  • Contributo: Lezione compresa in abbonamento